La stagionalità in Natura

Ho avuto la fortuna di crescere libera in campagna, arrampicarmi sugli alberi, correre tra i filari degli alberi di frutto, stare nelle aie a giocare, annusare i profumi che definiscono ogni stagione e ammirare i vari colori della natura nel succedersi delle stagioni.

I nostri vecchi sapevano bene che ogni stagione ha le proprie caratteristiche: cosa devi piantare, cosa devi fare nei campi o negli orti, di cosa ti devi occupare, come osservare le lune o i cieli, come capire quando è il tempo del lavoro e quando il tempo del riposo (sì, perché anche la terra richiede il riposo) e ho sempre visto un rispetto profondo di fronte a questo ritmo dettato dalla natura stessa.

Ogni cosa a suo tempo

Non so voi, ma alle volte mi sento come un criceto che corre sulla ruotina (rendo l’idea?). 

Abbiamo perso la connessione con un tempo scandito dai ritmi della natura, del susseguirsi delle stagioni, del rispetto dei ritmi del nostro corpo che con una saggezza antica molte volte reclama una tregua e alle volte è costretto anche ad alzare la voce!

Ogni stagione ha le proprie caratteristiche, i propri movimenti che vediamo nelle piante, nei fiori, insomma in tutto ciò che ci circonda, ma che ritroviamo anche nel nostro essere psico-fisico. Vi faccio qualche esempio per spiegarmi meglio: durante l’inverno abbiamo meno voglia di uscire, abbiamo bisogno di raccoglierci in uno spazio di silenzio e di ascolto, abbiamo bisogno di avere più ore di sonno, abbiamo voglia di mangiare cibi più calorici e sostanziosi, andiamo un po’ in letargo.

Ecco, i nostri bisogni fisico-fisici rispecchiano il ritmo che la Natura ha durante la stagione invernale: un movimento centripeto, di raccoglimento, di giornate con meno luce solare, dove alcuni animali si ritirano in letargo e le piante sono in un’apparente sospensione vegetativa.

Se invece pensiamo all’estate, beh, wow! È tutta un’altra danza fatta di luce, energia, esplosione, di un calore che deve essere vissuto ed immagazzinato e noi siamo portati a mangiare cibi più leggeri e colorati, abbiamo una socialità più vivace e frizzante, dormiamo anche meno perché c’è tanta energia nell’aria.

Insomma, come possiamo pensare di raccogliere le fragole in inverno o vendemmiare in primavera?

Uomo e Natura

Anche noi siamo in stretto contatto con i movimenti della natura, anche se spesso non ne siamo completamente consapevoli.

In Medicina Tradizionale Cinese ci viene spiegato bene che ogni stagione ha una propria espressione di energia Yang (luce, calore) e Yin (buio e freddo) che corrisponde ad una loggia energetica, cioè ad un sistema completo che include sia un aspetto fisico che psico-emotivo. Quindi ogni stagione è associata ad un organo, viscere, ghiandola, umore, meridiano, emozione, colore. E in questo, anche la natura dà il proprio contributo e non ci lascia mai soli! Per ogni stagione ci dona erbe, piante, fiori, radici e cortecce per aiutare e sostenere il nostro essere a livello fisico, psichico ed emotivo.

Le erbe e le piante tipiche del periodo estivo sostengono ed aiutano in modo diverso da quello che fanno le piante dell’inverno. In estate infatti abbiamo la massima espressione di calore, luce ed espansione e per questo a livello fisico possiamo avere più infiammazioni, una magggiore agitazione, possiamo fare fatica a riposare perché abbiamo un elevato livello di eccitamento; le piante che ci vengono in aiuto sono ad esempio melissa, iperico, camomilla.

Durante l’inverno, dove tutto va apparentemente a riposo, in una fase di stasi pre-generativa caratterizzata da buio e freddo, proviamo ridigità e cronicizzazioni: in questo caso ci vengono in aiuto le radici, le cortecce e le piante come zenzero, cannella e betulla per citarne alcune che scaldano e sciolgono le stasi.

Provare per credere

Se non ci credete, provate un po’ a guardarvi intorno: prendetevi del tempo per guardare nei campi, nei prati, nei boschi, ovunque voi siate, quanto materiale prezioso abbiamo intorno e che troppe volte non notiamo. Provate a cibarvi degli alimenti stagionali: anche questo non è un caso perché ciò che la Natura ci offre in un determinato momento dell’anno è ciò di cui il nostro corpo ha bisogno.

Insomma, questo è il mio invito a (ri)trovare quel tempo circolare tipico di Madre Natura per stare meglio con noi stessi, con gli altri e con Madre Terra.

Buon cammino! 

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