Maneggiare con cura e sapienza gli oli essenziali è un’arte da imparare.
Occorre conoscenza, passione, tempo e qualche particolare avvertenza.
Gli oli essenziali sono materie aromatiche che vanno trattate con rispetto e cura perché all’interno di queste piccole gocce aromatiche vi sono concentrati vari principi attivi biochimici.
Facciamo un esempio: se si utilizza un olio essenziale con prevalenza di sesquiterpeni (famiglia chimica) si ha un risultato, posologia diversa da un olio essenziale che contiene monoterpeni, poichè il suo grado di azione, potenza chimica e possibilità di intervento è appunto diverso, così come le sue modalità d’impiego.
Negli anni non mi stanco mai di ripetere e ricordare quanto è importante la scelta di un buon olio essenziale per i motivi già spiegati in questo post.
Vorrei però aggiungere qualche ulteriore indicazione per fare chiarezza sull’argomento “utilizzo oli essenziali”.
Partiamo dalle basi
1)un olio essenziale è una sostanza volatile, concentrata, non oleosa, non grassa, composta da centinaia di molecole aromatiche appartenenti alla parte eterea o sottile della pianta, del fiore, della radice, della resine, della scorza.
Ogni olio essenziale si differenzia per colore, azione, consistenza, aroma e viene ottenuto attraverso vari metodi di estrazione.
2) l’olio essenziale NON va mai usato puro sulla pelle ma veicolato con un buon olio vegetale o una crema base neutra o con arnica/argilla/sale integrale marino.
Per le persone con la pelle molto sensibile e reattiva o con numerose allergie, è consigliato fare una prova di sensibilità mettendo 1 goccia di olio essenziale in un cucchiaio di olio vegetale di mandorle dolci o jojoba, applicare una piccola quantità nell’incavo del braccio e aspettare 24h per verificare non siano presenti irritazioni, arrossamenti o reazioni.
3) Quando si utilizza un olio essenziale, considerare l’unità di misura in gocce e NON aumentare i dosaggi in modo indiscriminato (1 goccia di un olio essenziale contiene moltissimi principi biochimici ed informazioni olfattive!)
Avvertenze per l’uso
Conoscere e sapere ciò che si sta utilizzando è assolutamente importante.
Ecco alcuni oli essenziali da NON impiegare in nessuna occasione e sono da EVITARE : assenzio, ruta, thuya, arnica, ginestra.
Vi sono inoltre diversi oli essenziali da NON usare in gravidanza, allattamento e per bimbi piccoli (fino ai 3 anni).
Questi i principali: anice, angelica, basilico, cannella, cedro legno, cisto, cumino, chiodi garofano, lavanda stoechas, menta piperita , origano, rosmarino, timo ct. carvacrolo e timolo .
Esistono oli fotosensibilizzanti per i quali è sconsigliato esporsi al sole nelle 24h ore successive all’applicazione e sono: arancio, limone, cedro, bergamotto, angelica, sandalo, vaniglia.
Nei soggetti epilettici, l’impiego di alcuni oli essenziali come basilico, angelica, cannella, canfora, salvia va gestito con attenzione e cautela per evitare crisi e aggravamento della condizione.
Utilizza sempre gli oli essenziali con rispetto, attenzione e competenza, facendoli diventare alleati del tuo benessere psico-fisico quotidiano!
E se hai bisogno di supporto, indicazioni specifiche, consigli, puoi richiedere la consulenza AROMA (durante questa consulenza scoprirai anche la tua tipologia aromatica!)