Solstizio d’Estate

Tra il 20 e il 21 giugno si celebra il solstizio d’estate detto anche “porta degli uomini”, legato alla festività pagana di Litha – la dea sassone del grano- e  primo giorno d’estate a livello astronomico.

Nel significato della parola solstizio troviamo in parte la spiegazione di ciò che rappresenta questo momento dell’anno: Iil termine viene dal latino solstitium, composto da sol “Sole” e -sistere “fermarsi” , perché il Sole sembra fermarsi nel cielo più a lungo senza voler tramontare. Rappresenta  il giorno più lungo, il giorno con maggiore ore di luce.

Toccare questo picco di massima luce significa però anche cominciare il percorso calante e di declino di questa stessa luce, che giungerà all’ Equinozio di autunno e si concluderà con il Solstizio di inverno, chiamato “porta degli Dei”.

Elementi

Il solstizio d’estate è collegato al tema della rinascita, e metaforicamente è la vittoria della luce sull’ombra, del bene sul male poiché è il giorno in cui il sole, quindi la luce, ha il predominio sulle tenebre.   

E’ il giorno in cui il sole, simbolo di fuoco, fa il suo ingresso ufficiale nel segno astrologico del cancro, segno d’acqua dominato dalla luna. Da qui, una serie di elementi opposti cha caratterizzano questo periodo: Fuoco-Acqua, Sole-Luna, Luce-Ombra, Maschile-Femminile, ma che uniti formano un’unione sacra  in grado di generare potenti energie ed influssi positivi.

Erbe magiche e medicamentose

La forza e la magia della Natura si esprimono nei fiori, piante, e negli elementi naturali come fuoco ed acqua.

Le piante raccolte nel giorno più lungo dell’anno vantano qualità prodigiose: sono medicamentose, valide come talismani e usate per curarsi.  Durante questi giorni diverse erbe e piante sono al massimo della loro forza ed espressione. Raccogliere queste erbe è parte della tradizione popolare per produrre rimedi o semplicemente collocarle essiccate davanti alla porta di casa o  nella camera da letto.

Sono diverse le piante legate al solstizio; ecco le principali:

  • iperico (conosciuta anche come erba di San Giovanni, detta anche scacciadiavoli), 
  • lavanda 
  • elicriso
  • menta
  • rosmarino
  • timo
  • verbena
  • maggiorana
  • piantaggine
  • sorbo

Ti consiglio di raccogliere qualche erba e di preparare un mazzolino che potrai seccare e tenere per tutto l’anno fino al prossimo solstizio d’estate.

Notte di San Giovanni

A ridosso del solstizio d’estate, tra il 23 ed il 24 giugno, si festeggia la notte di San Giovanni. È la notte più magica dell’anno, legata a vari riti celtici ed indoeuropei, al culto del fuoco, al potere purificatore della luce, dell’acqua e delle erbe .
La leggenda narra che durante questa notte il sole, rappresentato dal fuoco, si sposi con la luna, rappresentata dall’acqua, e da questa credenza nascono i riti dei falò e della rugiada, presenti nella tradizione contadina e popolare.

La notte che precede San Giovanni è usanza l’accensione dei fuochi con le erbe vecchie. Questi falò, assieme alla tradizionale raccolta delle erbe giovani scandiscono il momento di svolta a metà dell’anno solare.

Altra tradizione ancora viva è la rugiada della festa di San Giovanni, legata alla tradizione dell’acqua profumata. Per preparare l’acqua di San Giovanni bisogna raccogliere, durante la sera del 23 giugno, una misticanza di erbe e fiori tipiche di questo periodo dell’anno, sfruttando le loro potenti caratteristiche.

Al tramonto bisogna immergerle in un bacile d’acqua e lasciarle fuori tutta la notte in modo che la rugiada vi si depositi sopra. La mattina del 24 giugno ci si può lavare il viso e il corpo con questa acqua profumata, in un rito sacro e misterioso tramandato da anni. Si dice che quest’acqua ha il potere di preservare dalle malattie, scacciare la malasorte e rigenerare anima e corpo!

Non mi resta che augurarti un luminoso e magico nuovo Solstizio d’ Estate!🌞

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